Oggi pomeriggio, l’attore e cantante Leo Gassmann sarà ospite di Caterina Balivo, chiamato ancora una volta a difendersi dalle critiche.
È ancora colpito da innumerevoli critiche, il 26enne Leo Gassmann, ora più che mai, vista l’intensa attività artistica che lo coinvolge in questo periodo. Cantante e attore, il giovane deve fare i conti con il suo pesante cognome, quasi una croce da portare sulle spalle. Eppure, lui fa di tutto per scrollarsi di dosso l’ombra del nonno e quella del papà. Per la critica, però, ma soprattutto per il pubblico, resta un raccomandato.
Il figlio di Alessandro Gassmann ha in più occasioni dimostrato di saperci fare, e che l’arte scorre nelle sue vene. Lo ha ribadito più volte, presentandosi sul palco dell’Ariston, e lo sta dimostrando in tv, grazie alla partecipazione a fiction impegnate. Questo pomeriggio, l’attore sarà ospite del programma La Volta Buona, condotto da Caterina Balivo, per presentare il film Una Terapia di Gruppo, nel quale fa parte del cast.
Leo Gassmann chiamato a difendersi dalle accuse di raccomandazione
Nato a Roma nel 1998, Leo Gassmann è figlio d’arte, papà Alessandro Gassmann, il nonno il leggendario Vittorio Gassmann, la mamma l’attrice Sabrina Knaflitz. Insomma, gli agganci non gli sono mancati per farsi strada nel mondo dello spettacolo. Eppure, a un certo punto, nonostante la spinta iniziale, bisogna pur dimostrare di saperci fare, di saper proseguire da soli.
Insomma, le raccomandazioni possono arrivare fino a un certo punto, e se Leo sta incrementando la sua attività artistica e viene contattato da produttori e registi, un motivo ci sarà. Caterina Balivo aveva invitato il giovane già nel 2020, nella trasmissione Viene da Me. In quell’occasione, Leo aveva affermato che i genitori sono stati intelligenti, perché non gli hanno mai fatto sentire il peso del suo cognome.
Tuttavia, i commenti negativi lo hanno sempre schiacciato, sin da quando era piccolo, e lo hanno colpito profondamente, provocando un grande dolore. Leo ha dovuto sempre fronteggiarli, e la famiglia lo ha sempre protetto, impedendogli di esporsi, almeno fino alla maggiore età. Dopodiché, ha cercato di spiccare il volo, facendo tutto da solo. Prima la musica, poi la recitazione.
La carriera di Leo Gassmann: il peso del suo cognome comporta numerose critiche
Dopo il Conservatorio San Cecilia di Roma, Leo ha partecipato a X Factor 2018, arrivando quinto. Nel 2020 l’approdo a Sanremo Giovani, dove ha vinto con il brano Vai Bene Così. Nel 2023 ci ha riprovato, partecipando tra i Big di Sanremo, piazzandosi agli ultimi posti con il brano Terzo Cuore. Nel 2024 ecco il debutto in tv, con la fiction targata RAI Califano, nella quale ha interpretato il celebre cantante.
Il 2024 è stato il suo anno, tra partecipazioni in tv, il palco dell’Ariston, l’apparizione in RAI e ora nelle sale cinematografiche con il film Una Terapia di Gruppo, diretto da Paolo Costella, che lo ha scelto come uno dei protagonisti del cast e che l’attore sta promuovendo. Leo si divincola tra musica e recitazione, anche se la prima resta il suo più grande amore.
Negli ultimi mesi, il ragazzo è stato fotografato insieme a Maia Reficco, anche lei attrice. Nonostante gli impegni, le critiche non accennano ad arrestarsi, “essere figlio di” pesa enormemente e Leo fa di tutto per dimostrare di avere talento, di non stare nello spettacolo solo perché raccomandato. In una recente intervista, infatti, ha dichiarato che “Per arrivare a Sanremo ho dovuto fare la fila, come tutti, non ho scavalcato nessuno”.