La britannica Adriana Brownlee è la più giovane scalatrice ad aver raggiunto le quattordici vette più alte del mondo: il record incredibile.
È un record incredibile, quello che appartiene alla giovane Adriana Brownlee, alpinista britannica di 23 anni. Nata a Londra nel 2001, non proprio una città che sforna abili scalatori, Adriana è innamorata della montagna sin da bambina, grazie alla passione trasmessale dal papà Tony, che spesso la accompagnava al Nationa Three Peaks Challenge, un evento annuale che aggrega tutti i migliori alpinisti inglesi, per scalare le cime più alte del Regno Unito.
Dai 9 anni in poi, Adriana non ha più smesso di scalare montagne, seguendo la passione del padre. Diplomata nel 2019, la ragazza si è poi iscritta all’Università di Bath. Insieme a suo padre Tony, la ragazza è riuscita a scalare con successo il Monte Ebro, in Italia, il Kilimangiaro, in Tanzania, il monte Aconcagua, in Argentina, il tutto prima di compiere la maggiore età.
Appena maggiorenne, Adriana Brownlee ha scalato il Monte Cervino, in Italia, e il Monte Bianco, tra Italia e Francia, entrambi in due giorni e mezzo. Nel maggio 2021, la ragazza ha raggiunto la cima dell’Everest, in Asia, la vetta più alta sul pianeta, dopodiché, ha scalato l’Annapurna, il Kangchenjunga, il Monte Lhotse e il Makalu, tutti in Nepal.
Nel 2022, è stata la volta del Nanga Parbat e il K2, in Pakistan. Con la scalata del K2, Adriana è diventata la più giovane donna a raggiungere la cima della seconda montagna più elevata sul pianeta. Nel 2023 la sfida è stata arrivare in vetta al Gasherbrum, tra Cina e Pakistan, e al Cho Oyu, montagna situata tra il Nepal e la Cina.
Lo scorso ottobre, con la scalata del Shisha Pangma, in Tibet, la Brownlee è diventata la prima donna inglese ad aver scalato tutte le quattordici cime più alte al mondo, diventando ambasciatrice della British Inspiration Trust (BRIT), associazione che si adopera per salute mentale dei ragazzi. Insomma, Adriana Brownlee ha infranto un importante record, superando imprese incredibili.
Tutte le scalate sono state eseguite senza l’ausilio di ossigeno supplementare, per rendere la sfida ancora più difficile. In Tibet, un’ora prima di raggiungere la vetta, ha iniziato a piangere di gioia. L’arrivo c’è stato in concomitanza con l’alba, per un’esperienza unica al mondo. Con questa impresa, la 23enne ha scritto la storia dell’alpinismo, ma già alle elementari aveva le idee chiare.
In una lettera, infatti, la bambina aveva scritto “Vorrei essere famosa per aver scalato la montagna più alta del mondo, ed essere una delle più giovani a riuscirci”. Per raggiungere questi obiettivi, però, ha dovuto sacrificare la sua socialità. Adriana ammette che non ha mai avuto una vita normale, visto che ha dovuto sacrificare amicizie e amori.
Sono un centinaio le persone che sono riuscite a scalare tutte e quattordici le cime del mondo, il primo scalatore britannico ad averlo fatto è stato Alan Hinkes, che ci è riuscito nel 2005, il quale ora si è congratulato con la sua concittadina. Se Hinkes ha impiegato 17 anni per portare a termine la missione, Adriana ci è riuscita in soli 4 anni.
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